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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


NELL'UNITA' DELLA PATRIA

"IL PERIODO DELLA SOTTOPREFETTURA"

"DOPO L'EREZIONE DELLA PREFETTURA"

QUADRI PROSPETTICI

La storia di Frosinone che va dall’Unità ai nostri giorni appartiene ancora alla cronaca. Quindi i nostri Lineamenti finiscono con la presa di Roma del 20 settembre 1870.

Però non possiamo esimerci dal volgere lo sguardo alla Frosinone attuale. Lo facciamo in modo sintetico e in brevi quadri prospettici.

Urbano Rattazzi è nato ad Alessandria il 20 giugno 1808 ed è morto a Frosinone il 5 giugno 1873A - NELLA VITA CIVILE

Il periodo della Sottoprefettura

1° febbraio 1871 - Frosinone diviene Sottoprefettura. Primo sotto-prefetto: Rinaldo Albini. Primo sindaco: Domenico Diamanti, nativo di Veroli.

5 giugno 1873 - Muore a Frosinone il presidente del Consiglio dei Ministri Urbano Rattazzi, a cui è dedicata la strada che va da Via Plebiscito a piazza S. Maria.

25 luglio 1885 - Viene inaugurata una lapide commemorativa a Nicola Ricciotti, murata all’esterno della casa Guglielmo Nobili, che era stata luogo di convegno dei cospiratori.

Particolare del monumento di Nicola Ricciotti - Frosinone

NICOLA RICCIOTTA di Frosinone

nato il dì 11 giugno 1797
ardente amatore di libertà
in tempi calamitosi di servitù
esule
soldato dell’indipendenza nella guerra
di Spagna
compagno dei fratelli Bandiera
fucilato con essi in Calabria
morì gridando viva l’Italia
il Municipio
per gratitudine
e ammirazione della straordinaria virtù
della fede sublime
41 anni dopo la sua morte
15 da Roma capitale d’Italia
pose questa memoria
.

Cimitero monumentale di FrosinoneNello stesso anno vengono a Frosinone le Suore Ospedaliere della Misericordia, che ancora oggi prestano la loro opera nell’ospedale civile «Umberto I».

Anno 1894 - Muore in Alessandria d’Egitto Domenico Diamanti, primo sindaco di Frosinone dopo la presa di Roma. Durante la sua gestione municipale fu costruito il Cimitero comunale, il cui carteggio trovasi in ASFr.

18 settembre 1909 - Emilio Diamanti, figlio del precedente, nato a Frosinone il 12 aprile 1839, muore in Alessandria d’Egitto. A lui è dedicata la piazza nell’antico rione di S. Martino, tra le vie Domenico Antonio Guglielmi e Quintino Sella.
Fu lui che promosse efficacemente l’erezione del monumento a Nicola Ricciotti, elargendo una generosa offerta, e ne pose la prima pietra l’8 ottobre 1908.
I suoi meriti sono indicati dalla lapide che ancor oggi si legge nella cappella Diamanti del Cimitero comunale.

Lapide presente nel cimitero comunale di Frosinone

EMILIO DIAMANTI

nato a Frosinone nel 1839
morto in Alessandria di Egitto il 18-9-1909
in tempi di bieca tirannide
proseguì entusiasta
la forte azione democratica del suo genitore
coronò una vita nobilmente operosa
con atto insigne di liberalità e di amor patrio
curando infaticato
l’erezione del monumento
a Ricciotti e Martiri del circondario
epigrafe gloriosa alla sua memoria
non peritura
.

10 ottobre 1910 - Monumento a Nicola Ricciotti - FrosinoneInaugurazione in piazza della Libertà del monumento a Nicola Ricciotti e ai patrioti del Circondario.
L’opera è di Ernesto Biondi da Morolo (30 giugno 1855 - Roma 5 aprile 1917). Sindaco del tempo era Leone Vivoli (2 novembre 1868 - 1° luglio 1922).

Il detto monumento è sacro perché vi si conservano le ceneri del martire patriota e costituisce l’altare risorgimentale di Frosinone.

In occasione dell’inaugurazione fu stampato l’opuscolo «Nell’Inaugurazione del monumento a Nicola Ricciotti Martiri e Patrioti della Regione», numero unico di «Nuova Gazzetta Latina o, Frosinone 9 ottobre 1910.

1° novembre 1914 - Muore Alessandro Kambo, a cui è dedicata la piazza antistante la stazione ferroviaria. Di lui e della sua illustre famiglia sarebbero necessarie due monografie distinte. Noi ci limitiamo a dare qualche rapido cenno fondamentale.

La famiglia Kambo è di origine scozzese. Il suo nome è Erskine, mentre Kambo è quello della baronia. Allorché la famiglia di Giacomo II Stuart, detronizzato dal regno d’Inghilterra (1688), venne a stabilirsi a Roma, Colino I Kambo lasciò la patria per seguire il suo sovrano in esilio. Colino II, figlio del precedente e bisavolo del nostro Alessandro, salì a tanta riputazione nella sua carriera diplomatica, che, quando morì a Parigi il 20 marzo 1811, l’imperatore Napoleone gli decretò le solenni onoranze «come ad un Senatore» e lo volle sepolto nel Pantheon di Parigi, a fianco di Rousseau, Voltaire, Victor Ugo e agli altri uomini illustri di Francia.

Il figlio di Colino II, Alessandro, dopo aver preso parte attiva nei fatti dell’impero napoleonico, si stanziò a Frosinone nel 1814 e quì sposò Cecilia Tesori di Giacinto e di Caterina Ricciotti. Ebbe tre figli e morì il 19 ottobre 1852 a Priverno, dove era andato a trovare il figlio medico, Antonio.

Per ricordare le sue preclari virtù civili, politiche e cristiane nella cappella di famiglia in S. Benedetto fu murata una lapide che fu distrutta nei bombardamenti dell’ultima guerra.

La signora Cecilia Kambo morì a Frosinone il 17 Febbraio 1863 e fu sepolta nella chiesa della Madonna della Neve.

Il figlio maggiore di Alessandro, Carlo, nacque a Frosinone il 5 luglio 1815. Fu un illustre patriota, deputato di Frosinone alla Costituente della Repubblica Romana del 1849, contrario agli odi anticattolici dei settari, esule in Francia dal settembre 1849 all’aprile 1851. Quando rientrò in patria, si dedicò esclusivamente al lavoro professionale e alla famiglia. Morì a Frosinone il 6 febbraio 1881 ed è sepolto nella cappella Kambo in S. Benedetto. Al lato sinistro dell’altare si legge ancora questa iscrizione:

Lapide presente nella Chiesa di s. Benedetto - Frosinone

Carlo Kambo da Frosinone
erudito e valente avvocato
nella religione e nei buoni studi
fu esempio alla famiglia
benefico e caro a tutti
visse anni LXV e mesi VII
Morì li VI febbraio MDCCCLXXXI
La moglie Giustina Poncini
e i figli
Colino Enrico Ermelinda Tullia
Alessandro Penelope Guglielmo
al marito e padre incomparabile posero questo titolo
di dolore e riconoscenza
.

Alessandro (Frosinone 27 marzo 1854 - Frosinone 1° novembre 1914) è il sesto degli otto figli del nominato Carlo e Giustina Poncini, romana. Divenuto ingegnere agronomo, seppe trasformare vaste zone deserte in terreni lussureggianti di vegetazione nei pressi di Patrica di Mare. Aveva un cocente desiderio di alleviare le sofferenze dei poveri e con il lavoro mirava a rendersi più idoneo a servire la società.
Nel 1912 regalò le corone per l’immagine della Madonna della Neve e poi legò una somma per la fabbricazione di una statua in argento di S. Ormisda nella chiesa di S. Maria. Il suo nome però è sopratutto noto per i due asili di S. Carlo e di S. Giustina che volle fondati in memoria dei genitori. A tale scopo lasciò la somma, allora vistosissima, di L. 275.000.

Egli è un modello di virtù. E’ sepolto nella tomba di famiglia in S. Benedetto, vicino al padre.

La sua epigrafe suona così:

Lapide presente nella Chiesa di s. Benedetto - Frosinone

Alessandro Kambo Frusinate
nato il 27 marzo 1854
morto il 1° novembre 1914
nobilissimo per nascita e per opere
volle che negli asili
di S. Carlo e S. Giustina
alla cui fondazione
legò il suo patrimonio
rivivessero la memoria ed il nome
dei suoi genitori adorati
perchè
nella gioia serena dei fanciulli
speranza della patria
fossero onorati degnamente
La pia opera degli asili
per la città riconoscente.

1915-1918 - Prima guerra mondiale, nella quale Frosinone perdette 191 figli, tra cui la Medaglia d’Oro Pietro Tiravanti (Frosinone 28 febbraio 1887 - Zintan, Libia 13 luglio 1915) e il ventunenne ufficiale Noberto Turriziani (Frosinone 6 febbraio 1895 - Cima Campiluzzi 18 maggio 1916).

Anno 1920 - Inaugurazione del monumento al detto Noberto Turriziani, opera del romano Cesare Bazzani.

Per apprezzare il «poema Turriziani» bisogna leggere e meditare la lapide murata sul prospetto della casa natia del Noberto:

In questa casa
destinata alla fioritura della sua vita
ed ora sacra alla sua cara memoria
li 6 febbraio 1895
nacque
unico figlio
Noberto Turriziani
Alla chiamata dello patria
ventenne appena
abbandonava il corso di giurisprudenza
ed ufficiale della territoriale
seguendo le tradizionali identità avite
il 18 maggio 1916
sulle epiche balze dell’insanguinato Trentino
eroicamente immolava la sua giovinezza
a difesa del suolo italico
paralizzando i tentativi d'invasione austriaca
Il padre Antonio
e le zie Giulia e Maria Teresa
che avevano in lui concentrato ogni affetto
per la immatura e gloriosa fine
a perpetuo ricordo
.

Altra epigrafe si trova nella cappella Turriziani del cimitero.

Al lettore frusinate è superfluo far notare come il sopra nominato monumento al Turriziani lo ritrae nel gesto di voler arrestare gli austriaci.
Insieme al figlio bisogna ricordare il padre che lasciò la sua casa per l’istituzione della biblioteca comunale.
Nell’aula magna del liceo Turriziani vi è il suo busto ritratto al vivo con questa iscrizione:

Busto marmoreo presente nella sede del Liceo Classico Norberto Turriziani - Frosinone

Comm. ANTONIO TURRIZIANI

Primo podestà di Frosinone
esempio di virtù cittadine
nella Grande Guerra diede
alla patria l'unico figlio
l’eroe Noberto
lasciò la sua abitazione
al comune di Frosinone per destinarla a biblioteca
o a scopo di beneficenza
e tutti i suoi beni al R. Liceo Ginnasio
Noberto Turriziani
per la gioventù studiosa
.

Una lapide commemorativa è presente nel convento dei Padri Agostiniani Scalzi della Parrocchia Madonna della Neve ed è intitolata a Norberto e Antonio Turriziani.

La lapide è pervenuta priva della porzione superiore, probabilmente tagliata e riutilizzata nell'edilizia conventuale, dove forse oltre al nome c’era qualche altro rigo.

(A NORBERTO TURRIZIANI...)
IL 18 MAGGIO 1916 OFFRI’ A DIO E A L’ITALIA
L’EROICA GIOVINEZZA VENTUNENNE
AL COMM. ANTONIO TURRIZIANI
PRIMO PODESTÀ DI FROSINONE
NELLE MOLTEPLICI CARICHE CIVILI
ESEMPIO DI GIUSTIZIA ATTIVITA’ E ZELO
CUI DEVE LA RINASCITA L’OSPEDALE CIVICO
E VITA IL R. LICEO GINNASIO
NORBERTO TURRIZIANI
MARIA TERESA TURRIZIANI
IN ATTESA DI UNIRSI AL NIPOTE E FRATELLO
NEL REGNO DE LA VITA IMMORTALE
AUSPICE LA VERGINE DE LA NEVE
NEL SANTUARIO CUI FURONO BENEMERITI
Q.M.P.

5 agosto 1941

Il monumento al re Umberto I, in piazza Risorgimento, e quelli eretti in memoria del Ricciotti e del Turriziani appartengono al periodo in cui Frosinone era Sottoprefettura (1° febbraio 1871 - 6 dicembre 1926)

"DOPO L”EREZIONE DELLA PREFETTURA"

Prima della seconda guerra mondiale

6 dicembre 1926Lo stemma della Provincia di Frosinone - Decreto istitutivo della Provincia di Frosinone - Primo Prefetto: Ubaldo Baldini, dal 16 dicembre 1926 al 10 luglio 1928.

2 gennaio 1927 - Decreto per la delimitazione dei confini della Provincia di Frosinone.

12 febbraio 1928 - Approvazione regia dello stemma della Provincia di Frosinone.

14 luglio 1928 - Emissione del «Solenne documento» dell’approvazione del detto stemma, nel quale è così descritto: «Stemma: d’azzurro, al leone d’oro, tenente con la destra anteriore una daga d’argento, al naturale, manicata d’oro, posta in banda, accompagnata in punta da due corni di abbondanza, d’oro, decussati e legati di rosso, ricolmi di frutta e di spighe di grano al naturale.
Ornamenti esteriori da provincia. Motto
: “Ferocior ad bellandum“.
Gonfalone: drappo di stoffa tripartito in palo dai colori: azzurro, giallo e azzurro, terminati a tre bandoni a forma di vaso irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d’oro e caricato, il giallo, dello stemma della Provincia, sormontato dall’iscrizione centrata, in oro: “Provincia di Frosinone”.

1927- 1940 - La città realizza un notevole sviluppo, anche perché divenuta capoluogo di Provincia. Nel 1927 viene costruito l’imponente edificio delle Scuole Elementari, su disegno dell’ing. Edgardo Vivoli.

Immagini dei palazzi che ospitano le istituzioni cittadine - Frosinone

Nel 1933 i palazzi della Provincia e della Camera di Commercio, su progetti dell’Ing. Arch. Giovanni Iacobucci. Inoltre viene costruito l’acquedotto consorziale del Simbrivio, dal quale anche Frosinone riceve grande vantaggio, per cui l'«Enciclopedia Treccani» aggiorna le sue notizie e scrive: «La città si sta ampliando in direzione dello scalo ferroviario lungo la nuova strada intitolata al Principe di Piemonte.
La provincia si è notevolmente avvantaggiata dalla costruzione dell’acquedotto consorziale del Simbrivio, alimentato dalle acque del Simbrivio, affluente dell’Aniene
».

1940 - 1944 - Anni di guerra, ancor vivi nel triste ricordo di molti frusinati, e tra i più luttuosi di tutta la storia della città.

La città bombardata: le rovine sono ancora visibili nel centro storico - Frosinone

Frosinone subisce 56 incursioni aeree e il 12 settembre è fatta bersaglio di un apocalittico bombardamento. Alla fine del conflitto fu calcolato che l’80° della città fu distrutta o gravemente danneggiata.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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