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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


NEL SECOLO DELLO SCISMA D'OCCIDENTE

"SCORCIO PANORAMICO"

La prima metà del secolo XV è contrassegnata in tutte le sue componenti dallo scisma d’Occidente, che, esploso il 9 agosto 1378 si chiude storicamente con l’elezione di Martino V dell’il novembre 1417 ma, definitivamente, con la fine del piccolo anemico scisma di Basilea, sconfessato nel 1449 dai sovrani e principi europei.

Per bene inquadrare la storia di Frosinone in quest’epoca, bisogna tenere presente alcuni dati di fatto. La regina di Napoli Giovanna I (1381), non appena i cardinali riuniti ad Anagni dichiararono nulla l’elezione di Urbano VI, assicurò loro la sua protezione, insieme al re di Francia e a Carlo V. I cardinali scismatici con questa garanzia andarono ad eleggere il nuovo Papa (leggi antipapa) a Fondi, sotto la protezione del locale Conte Caetani.

Giovanna d'Anagiò fu Regina di Napoli col nome di Giovanna INella lotta che seguì per la corona di Napoli, prima, tra angioini durazziani e provenzani, poi, tra aragonesi e angioini, lo scisma fu sfruttato sia da Ladislao che vi fu re dal 1386 al 1414 e sia da Alfonso V d’Aragona che era stato adottato per figlio ed erede del regno da Giovanna II.

In virtù della condotta «folle e scostumata» (Pietro Silva) della prima e della seconda Giovanna di Napoli, la Ciociaria venne ad essere un campo di attrito e di guerra.

Ladislao in poco più di un decennio occupò Roma tre volte. La prima, dopo la morte del napolitano Bonifacio IX (1° ottobre 1404), per calmare la sollevazione che ne era sorta e per tenere sotto controllo il Pontefice. Il successore di Bonifacio, Innocenzo VII, che era da Sulmona, allora del regno di Napoli, lo proclamò «Difensore, conservatore, e vessillifero della Chiesa».

Giovanna II d'Anagiò - Durazzo fu Regina di Napoli 1414 - 1435Una seconda volta l’occupò il 21 aprile 1408 per tenere in sua balìa Gregorio XII che era di Venezia e, dopo 4 giorni, si proclamò re di Roma. Però ne fu scacciato nel 1410 da Luigi II d’Angiò, che consegnò Roma all’antipapa Alessandro V. Dopo tre anni di lotte vi ritornò nel 1413, mettendola a sacco e fuoco e facendo fuggire a Viterbo l’antipapa Giovanni XXIII succeduto ad Alessandro V.

Il lettore comprende da sé che, per andare da Napoli a Roma, Ladislao né si serviva del ponte aereo, né passando per i centri della Campagna spargeva oro, argento e derrate alimentari.

Altra componente dei disordini che sconvolsero lo Stato della Chiesa nei primi decenni del secolo XV furono le compagnie di Ventura che attraversavano il Lazio in ogni senso a seconda dei padroni che le chiamavano. La guerra per il regno di Napoli, sopita con la vittoria e la morte di Ladislao, riprese allorché Giovanna II commise l’errore, prima, di nominare suo erede Alfonso V d’Angiò e, poi, disdire questo atto per favorire Luigi II d’Angiò.

E’ in questi bagliori di spade e di cannoni che si svolge la storia di Frosinone e della Ciociaria nella prima metà del secolo XV!

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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