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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


IL NEOCLASSICISMO A FROSINONE

"EREZIONE A NOVIZIATO"

Tutte le istituzioni religiose concentrano le loro attenzioni sulle case di noviziato, perché sono i semenzai, le scuole, e le palestre della vita consacrata a Dio e ai prossimi.

Anche il convento della Madonna della Neve ha avuto questo ruolo centrale per 18 anni, dal 1852 al 1870.

Stampa veduta chiesa Gesù e Maria al CorsoCol crollo della Repubblica Romana del 1849 le truppe francesi che erano entrate a Roma avevano occupato la maggior parte del convento di Gesù e Maria dei padri Agostiniani Scalzi. In quel convento vi era la sede del noviziato fin dal 1821. Con i nuovi inquilini non poteva più funzionare. Era quindi necessario aprirlo altrove. Dopo il tentativo di collocarlo nel convento di S. Maria Nuova presso Tivoli, i superiori dell’ordine decisero di erigerlo presso la Madonna della Neve, in Frosinone. Il papa autorizzò questa erezione col rescritto del 2 aprile 1852.

Però non si trattava solamente di aprire una nuova casa di noviziato, ma anche un centro di vita religiosa più autentica a norma dell’enciclica di Pio IX «Ubi primum arcano» del 17 giugno 1847 e del decreto 25 gennaio 1848, che non poterono andare subito in esecuzione per le note vicende politiche. Si mirava quindi a restaurare la vita comune che, purtroppo, a causa delle pensioni date dal governo francese durante la soppressione delle corporazioni religiose, non si era ancora potuto ristabilire.

Il nuovo sistema di vita si voleva regolare «sulle norme osservate dai nostri Padri Agostiniani nel convento del Ven. Santuario di Genazzano».

La nuova comunità e il nuovo noviziato alla Madonna della Neve furono ufficialmente eretti il 16 maggio 1852. Il primo superiore fu il già nominato P. Raffaele Giustini che copriva la carica fin dal 1850.
Primo maestro di noviziato venne eletto il giovane, ma spiritualmente provetto, P. Domenico Bracco da S. Nicola, genovese. La prima vestizione ebbe luogo il 30 dello stesso mese e vi furono ammessi cinque giovani di cui uno divenne poi superiore generale degli Ag.ni Scalzi, Fra Filippo Panicelli.

Il convento degli agostiniani, giovani sacerdoti nei pressi della peschiera - Madonna della Neve - FrosinoneNei 17 anni in cui si tennero vestizioni religiose furono ricevuti 53 candidati, ma emisero i voti solo 47, di cui 35 in qualità di chierici e 12 come fratelli conversi. I superiori che successero al Padre Raffaele furono: Padre Prospero da S. Clemente, poi superiore generale, Padre Vitale da S. Domenico, Padre Cherubino da S. Monica, e Padre Felice di S. Sisto, sotto il cui priorato avvenne la soppressione dei conventi da parte del governo italiano.

In tutto questo tempo il convento della Madonna della Neve, non solo era il più fervoroso tra quelli della provincia religiosa degli Agostiniani Scalzi, ma trapiantò la vita regolare anche in quello di S. Maria Nuova presso Tivoli.
Infatti, il Definitorio Provinciale nei giorni 18 e 19 ottobre 1862 «ha stimato suo dovere preciso venire a trasformarlo in convento di perfetta osservanza e di vita comune sul modello stretto del bene riuscito convento di Frosinone».
A piantarvela fu inviato il suddetto Padre Prospero da S. Clemente, che era stato nel nostro convento in qualità di maestro dei novizi dal 1859 in poi.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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