Script per monitoraggio pagine menu ciociaria

TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


IL NEOCLASSICISMO A FROSINONE

"LE DIRETTRICI DELLA RESTAURAZIONE RELIGIOSA"

"LA SCUOLA MASCHILE"

"GENESI DELLA SCUOLA COMUNALE FEMMINILE"

"LA FONDATRICE DELLA SCUOLA"

Allorché Pio VII rientrò a Roma dall’esilio «tentò ogni mezzo per attuare una vera restaurazione specialmente religiosa».

Quando fu eletto Papa il 14 marzo 1800, il Consalvi gli aveva detto: «A chi affidar meglio che a voi la religione delle riparazioni?». Egli aveva sempre avuto in cima ai pensieri il rinnovamento della religione, così violentemente investita dalla miscredenza ed empietà.

In quest’opera fece leva su l’incremento delle scuole e sul ripristino delle case religiose soppresse da Napoleone.

Bisogna quindi ricordare quello che fu realizzato a Frosinone su questo duplice piano.

"LA SCUOLA MASCHILE"

Prima ancora della rivoluzione francese si era sentito il bisogno di incrementare e allargare la scuola comunale maschile. Infatti troviamo che l’amministrazione municipale nel 1796 portò a tre il numero degli insegnanti pubblici. Fino a quell’anno era stato sempre uno. Le vicende che ne seguirono sconvolsero anche questo settore.

Il consiglio comunale il 23 marzo 1805 aveva redatto e approvato un piano provvisorio di studi elementari e superiori, corrispondenti a quelli medi inferiori odierni. Dopo la caduta di Napoleone il piano fu ripreso. Per l’attuazione si pensò di erigere la scuola nell’ex convento degli Agostiniani e affidare a loro la direzione. Il 6 maggio 1816 il gonfaloniere e i pubblici rappresentanti di Frosinone chiesero al Papa di avere a tale scopo il detto convento. La risposta si ebbe favorevole il 13 dello stesso mese.

All’indomani il comune prendeva possesso dei locali. Quando però gli inviati municipali andarono a conferire col Vicario Generale degli Agostiniani P. Settimio Rotelli, questi disse loro che non poteva inviare gli otto religiosi richiesti, perché le vicende politiche avevano assottigliato di molto il numero dei frati. Le autorità comunali trattarono con i Padri Dottrinari, ma questi non vennero a Frosinone perché i locali designati per la scuola erano fatiscenti e senza arredamento.

A questa ragione se ne aggiunse presto un’altra. I detti PP. Dottrinari avevano come missione l’insegnamento elementare. Intanto il nuovo «sistema» di studi, approvato nella seduta consiliare del 17 novembre 1818, prevedeva un insegnamento superiore a quello elementare. Fatti edotti di ciò i suddetti religiosi, risposero l’8 agosto 1820 a mezzo del loro procuratore generale P. Luigi Vassia, declinando l’incarico.
Dopo di ciò, il Consiglio comunale, nella seduta del 10 dicembre 1821 s’intese disimpegnato con loro e affidò la direzione della scuola a preti diocesani, locali e forastieri.
La nomina dei maestri avveniva, com’era tradizione, per concorso. Tra i concorrenti c’erano anche dei laici.

Monumento a Suor Maria Teresa Spinelli - FrosinoneLa detta scuola subì un ulteriore sviluppo di grado durante la visita e delegazione speciale di Mons. Giov. Antonio Benvenuti (2 luglio 1824 - settembre 1826). Al suo arrivo la situazione scolastica di Frosinone era la seguente.

1°) De Carolis Giovanni, laico, di anni 40, era «Maestro di leggere scrivere, abbaco e Ianua». Era stato eletto per tale insegnamento in linea provvisoria nella seduta consiliare del 19 dicembre 1823. Faceva cinque ore di scuola in quattro stanze della casa Guglielmi, in contrada Civita. Percepiva 64 scudi annui.

2) Testa Nicola, secolare, di anni 29 fu eletto in linea provvisoria nella seduta del 12 dicembre 1823. Questi era maestro di grammatica, con cinque ore di insegnamento quotidiano, per scudi 96 annui.
La scuola aveva sede in una stanza della casa di Carlo Lalli, in contrada Colle Tirullo.

3°) Mayster Francesco, sacerdote di anni 72, eletto provvisoriamente nella seduta consiliare del 28 aprile 1816 e riconfermato il 7 dicembre 1823. Egli era maestro di rettorica e teneva quattro ore e mezza di scuola quotidiana, per scudi 140 annui. La sede era contigua a quella di grammatica nella stessa casa di Carlo Lalli.

Il nominato Mons. Benvenuti inquadrò meglio queste scuole e vi aggiunse quelle di umanità, filosofia e morale. Egli nel giro di un anno riorganizzò e incentivò gli studi «a termine del Breve Apostolico del 2 luglio 1824 (col quale ebbe la nomina), della Bolla degli Studi del 28 agosto 1824, nonché delle ulteriori facoltà sovrane comunicate con dispaccio della S. Congr. de’ Studi in data 7 settembre 1824».
Nella relazione che egli inviò a Roma il 7 settembre 1825 con lett. n. 1288 poté scrivere: «Niun paese è stato preferito».

Il piano degli studi redatto dal Benvenuti ebbe l’approvazione di Leone XII il 24 ottobre 1825. All’archivio di stato di Frosinone c’è tutta l’ampia documentazione dell’opera svolta dal detto prelato, che fu poi cardinale.

Nel 1846 il quadro scolastico della scuola elementare e media è il seguente:

Come ognuno vede, gli insegnanti sono tutti sacerdoti, mentre prima si incontrano anche laici. Ciò deve fare ricordare quanto abbiamo già sottolineato che le scuole elementari sotto Pio VII furono erette con carattere comunale e laico, mentre sotto Leone XII passarono sotto la direzione dei vescovi. Negli statuti della Bolla «Quod divina sapientia» del 28 agosto 1824, all’articolo 137 è detto: «I Vescovi presiederanno a queste scuole e deputeranno in ogni comune una persona ecclesiastica per l’immediata vigilanza in tutto ciò che riguarda l’insegnamento ed il costume, ed attenderanno che i maestri insegnino ai loro scolari i rudimenti della Fede, e le massime della religione». Pertanto il lettore da questa circostanza vedrà da sé quanto sia andato lontano dalla storia il Giorgi allorché qualifica Pio VII come uomo chiuso alle nuove idee.

Altri sacerdoti che insegnarono nelle elementari e nel ginnasio di Frosinone furono D. Arcangelo Stefanelli, D. Francesco Polini, D. Vincenzo e Domenico Sarra di Alatri. Merita però particolare menzione D. Giuseppe Tancredi da Collepardo, di cui diremo qualcosa in seguito.

"GENESI DELLA SCUOLA COMUNALE FEMMINILE"

Mentre la scuola comunale maschile esisteva fin dal ‘500, sia pure affidata a un solo individuo e frequentata da pochissimi alunni, quella femminile fino al sec. XIX non è mai esistita in nessuno stato. L’idea che si aveva allora delle donne portava a vederle solo nelle pareti domestiche e in funzione esclusivamente famigliare.
Il Fénelon (1651 - 1715) nella sua opera «L’educazione delle giovinette» (1687) aveva messo in evidenza l’importanza di una scuola femminile. Ma le cose rimasero come prima.

Monumento a Suor Maria Teresa Spinelli - FrosinoneSolo con la letteratura che precede la rivoluzione francese il problema incomincia ad entrare nella coscienza pubblica. I passi concreti però si compiono nel sec. XIX. Gli storici della pedagogia e della scuola caratterizzano questo secolo dallo sviluppo dell’istruzione della donna.

Le scuole pubbliche femminili incominciarono in Germania, come frutto di svariati fattori: la politica di Maria Teresa, l’opera del Franke e dei Pietisti, di Basedon e dei filantropi, di Enrico Pestolazzi, Federico Froebel e P. Gregorio Girard.

In Francia la legge Fourcroy del 1 maggio 1802 «non si occupa delle fanciulle». Solo con la legge del Guizot fu popolarizzata l’istruzione femminile elementare. Essa comprendeva «necessariamente la istruzione morale e religiosa, la lettura, la scrittura, gli elementi della lingua francese e del calcolo, il sistema legale dei pesi e delle misure».

Questa citazione aiuterà a trovare i punti di contatto con la scuola femminile di Frosinone e scoprirne la matrice comune nel metodo dei Fratelli delle Scuole Cristiane e delle Maestre Pie, sia Filippine che Venerini.

Il comune di Frosinone si occupò dell’istituzione di una scuola femminile fin dal 1801. Ma a quell’epoca si pensò di assumere solamente una maestra pubblica, stipendiata con scudi 85,70 annui.
Il 28 dicembre 1815 il Consiglio Pubblico della città trattando dell’ «educazione e cultura per le fanciulle, come si disse, egualmente troppo necessaria in questa città finora trascurata», deliberò di assumere tre maestre con lo stipendio «appuntamento», di scudi 216 annui pari a scudi 6 mensili per ciascuna.
Le Maestre dovevano essere quelle del Gesù in Roma, ossia le Maestre Pie Venerini.

La deliberazione comunale fu inviata, tramite la Delegazione, alla Congregazione del B. Governo in Roma, per l’approvazione. Questa chiese ulteriori dilucidazioni, soprattutto sul piano di finanziamento. Il comune le inviò con un’altra deliberazione consiliare del 27 febbraio 1816.
Il tutto fu approvato dalla suddetta congregazione il 30 marzo 1816. E’ da notare che il bilancio comunale del 1815 era in attivo per scudi 1800.
Questa circostanza favorì la soluzione della questione con soddisfazione di tutti.

La realizzazione si poté effettuare solo dopo cinque anni. Alla congregazione del B. Governo, che sollecitava l’apertura della scuola, il Comune nel 1821 adduceva diverse circostanze avverse, tra cui il colera del 1817 e la rivoluzione 1820 - 1821 col passaggio dei soldati austriaci.

"FONDATRICE DELLA SCUOLA"

Immagine tratta da internet di Suor Maria Teresa Spinelli - FrosinoneIl Comune aveva pensato di affidarla alle Maestre Pie del Gesù di Roma. Se queste non poterono venire, in compenso venne una donna che era stata educata dalle loro consorelle di S. Tommaso in Parione, Maria Teresa Spinelli, romana (1° ottobre 1789 - 20 gennaio 1850).

Questa venne a Frosinone per interessamento del Cav. Domenico Antonio Guglielmi. Il 1° agosto 1821 aprì una scuola privata in casa Bompiani. Il favore e la stima che presto incontrò presso la cittadinanza, indusse gli amministratori del comune ad affidare a lei la scuola comunale, che ancora non trovava il titolare.

L’8 ottobre dello stesso anno la Spinelli ed altre due compagne furono alloggiate in casa Tamburelli, presa in affitto dal comune. Quivi ai primi di novembre fu aperta la scuola. Detta casa trovavasi in Piazza dell’Erba.

Al primo piano alloggiava l’avvocato dei rei Francesco Saverio Spada da Alatri. Questi fece un ricorso al Segretario di Stato contro il comune che aveva eretto la scuola, ma, perduta la causa, dovette sloggiare e lasciare il locale da lui occupato per l’ampliamento delle stessa scuola.

Ciò si rendeva necessario perché la Spinelli, d’accordo con l’amministrazione comunale, aveva anche aperto un collegio interno, che chiamarono educandato, più la scuola di taglio e cucito.

Particolare del monumento a Suor M. Teresa Spinelli - FrosinoneNel settembre 1826 la scuola fu trasferita nell’ex convento di S. Agostino per cui seguirono dolorose questioni.

Quivi la Spinelli ampliò la scuola e creò altre iniziative religiose ed educative. Per assicurare stabilità all’opera ottenne dal Vescovo Cipriani che la sua comunità di Maestre Pie, come venivano chiamate nei primi anni, fosse trasformata in comunità religiosa.

Infatti il 23 settembre 1827 fu eretto il «Conservatorio - Monastero delle Serve di Gesù e Maria», alla presenza di tutte le autorità locali e provinciali e col tripudio di tutta la cittadinanza.

La scuola della Spinelli, poi delle Serve di Gesù e Maria, incontrò il favore e il plauso dei frusinati e delle autorità comunali e governative. Nelle carte di archivio si trovano numerosi elogi provenienti da ogni parte. Tralasciando quelle del gonfaloniere, dei Delegati Apostolici Zacchia, Olivieri, Serafini e Lasagni, come anche quella della Signora Antonia Grappelli che ebbe educate sette figlie, riferiamo quella del Prefetto della Congregazione degli Studi: «Recavano (le maestre) tanto spirituale e materiale vantaggio non solo alla città di Frosinone, ma lo promuovevano in tutta la provincia».

Gli statuti e i programmi di questa scuola furono approvati nel consiglio comunale del 10 dicembre 1821, insieme a quelli aggiornati della scuola maschile, ed inviati alla Segreteria di Stato il 28 febbraio 1822 con la firma del gonfaloniere Nicola Iannini. La Spinelli li integrò con un ordinamento interno. Dopo di che scuola e convitto ebbero anche l’approvazione della Segreteria di Stato, rispettivamente il 13 aprile e il 16 ottobre 1822.
La scuola sviluppò sempre più fino a raggiungere 200 alunne. Nel 1835 gli ordinamenti della scuola di Frosinone furono adottati da quella che dirigevano le «Monachelle» di Ferentino e nel novembre 1841 la Spinelli ebbe affidato l’incarico di esaminare le candidate della scuola di Falvaterra.

Tra il 1868 - 1870 le serve di Gesù e Maria fondano scuole sul tipo di quella di Frosinone a Ripi (30 novembre 1868), Genzano (settembre 1870). A seguito della presa di Roma e della soppressione delle corporazioni religiose, anche il monastero fondato dalla Spinelli per la direzione della scuola fu soppresso.

Il 10 luglio 1875 il ricevitore del Demanio, Pierantoni, prese possesso dei locali e sei giorni dopo furono anche ritirati tutti i titoli di rendita che esso teneva.

Oggi la comunità della Spinelli costituisce l’Istituto delle Agostiniane Serve di Gesù e Maria con 29 case e 330 religiose.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

INIZIO PAGINA