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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


IL CASTELLO DI FROSINONE NEI SECOLI X E XI

"LO STEMMA DI FROSINONE"

Il citato atto di locazione del lago di Manilano ci induce a porre a questo punto la questione dell’origine dello stemma di Frosinone, anziché al suo proprio posto, alla fine cioè del sec. XIII.

Poiché al lettore è ben noto, ci dispensiamo dal descriverlo. Entriamo quindi in argomento.

Il Muratori nella sua raccolta in 25 volumi degli scrittori italiani, ha pubblicato anche la vita di Gelasio II (24 gennaio 1118 - 28 gennaio 1119), scritta dal coevo Pandolfo Pisano e commentata da Costantino Caetani nel ‘600.

In una nota di quest’ultimo è detto che lo stemma di Frosinone è quello dei Duchi Caetani di Campagna.

Prima di riportare la citazione è bene ricordare che Gaeta, nell’alto Medio Evo, come città marinara, era alla pari di Salerno, Napoli, Amalfi, Pisa.

Essa anche dopo l’invasione dei longobardi e il calo della potenza bizantina in Italia, fu sempre sotto l’imperatore di Costantinopoli e quindi erede spirituale e politica di Roma.

Al tempo delle lotte antisaracene per necessità di cose, si dovette formare un’autorità indipendente dall’assente Bisanzio e ne nacquero i duchi di Gaeta.
Questi nuovi dirigenti, dato il ruolo importante che ricopriva la città, si estesero e si ramificarono.

Si ebbero così i Caetani di Napoli, di Campagna e di Pisa. Orbene, l’autore citato ci fa sapere che i Caetani che divennero duchi di Napoli e di Campagna cambiarono lo stemma originario che aveva la famiglia quando era ristretta a Gaeta.

Stemma di Napoli, Pisa e Gaeta.

Ecco le sue parole: «Essi (i Caetani) non adottarono per sé le insegne dei loro antenati di Gaeta (cioè lo scudo quadripartito), ma come abbiamo appreso dai documenti antichi, adottarono il leone d’argento su scudo ceruleo o rosso, dei loro antichi antenati, gli Anici, gli Anni e Giulii: cioè «quell’insegne che portavano gli antichi conti Caetani di Campagna e che ancora adesso porta Frosinone, loro città e capoluogo regia di aiììpagfla » Che i Caetani nell’alto Medioevo siano stati duchi di Campagna ormai cosa risaputa.

(Nota della Commissione Culturale)La linea pisana, fondata da Ugone, dette grande importanza alla famiglia con Giovanni, che visse dal 1083 al 1098, noto capitano generale dei Pisani e dei Genovesi col re Alfonso di Castiglia all’assedio di Toledo nel 1085, comandante dei pisani in Terra santa durante la prima crociata secondo alcune antiche genealogie, in particolare la Chronica Iuliani Petri Toletani.
Altro illustre personaggio della famiglia fu Gherardo, conte di Terriccio, patrizio pisano, vicario generale della Repubblica Napoletana e capitano generale dei pisani per la spedizione in Sardegna nel 1108 e per la spedizione nelle Baleari del 1113 per le quali il pontefice Pasquale II lo investì del titolo di conte d'Oriseo e gli ornò lo stemma dei pali rossi in campo d'oro d'Aragona.

Stemma originario dei Caietani del ramo di Pisa e di Gaeta.

Il Barbagallo riporta nel suo libro che:TI Kehr, parlando del patrimonio di S, Pietro, afferma che anticamente quello di Campagna abbracciava sia quello della Terra dei Lavoro, e sia quello di Roma.

Ai tempi pare - egli dice - di Gregorio Il (715- 731), si divise in Napoletano e Caetano. Ciò detto, riprendiamo la notizia, già evidenziata, dall’atto di locazione del lago di Maniano. Ivi è nominato un fondo «degli eredi del conte Leone e del tribuno Anastasio». Nel 952 erano però morti, infatti ne sono proprietari gli eredi.

Riprendiamo anche l’atto di infeudazione del territorio frusinate effettuato sotto Giovanni IX (898 - 90).

Ricordiamo anche quanto ci dice la storia sull’origine dei castelli, al tempo delle invasioni dei saraceni.

Tenendo anche presente che sul leone dello stemma di Frosinone c’è una corona ducale, ci pare di Poter concludere che esso si rifà all’epoca della sua prima infeudazione e cioè alla fine del sec. IX, quando vennero meno le strutture carolingie e nacquero quelle proprie dei castelli antisaraceni.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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