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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


IL NEOCLASSICISMO A FROSINONE

"LA RINCORONAZIONE DELL'IMMAGINE"

Gli avvenimenti storici più importanti che si verificarono all’epoca in cui il convento della Madonna della Neve fu casa di noviziato furono la visita del papa Pio IX e la nuova incoronazione della immagine sacra.

Del primo evento ne abbiamo parlato altrove. Qui bisogna dire qualcosa del secondo. Le notizie le desumiamo dalla relazione ufficiale redatta dal cancelliere ecclesiastico di Frosinone Cesare Ponzi e firmata dai testimoni Dott. Icilio Iacoucci e Nicola Borsa.

Alla fine dell’ottobre 1859 un ladro rubò le corone d’oro che fregiavano il capo della Vergine e del Bambino. Insieme alle corone portò via tutti gli altri oggetti che, per dono dei devoti, adornavano la nicchia.

I frusinati reagirono con un’onda di sdegno generale e «si mossero con spontanee oblazioni perché si rinnovassero quelle corone non solo, ma anche con altri doni si abbellisse la Santa Effigie». Bisogna dire anche che la reazione dei fedeli fu generosa e fulminea. Infatti a poco più di un mese si potè procedere ad una nuova incoronazione solenne. La cerimonia ebbe luogo il giorno dell’Immacolata dello stesso anno, alle ore 16.

Il vescovo diocesano Mons. Fortunato Maurjzi ufficiò il rito, vestito con abiti pontificali e assistito da D. Luigi Scapaticci arcidiacono della collegiata, da D. Luigi Colasanti e D. Pasquale Lisi, parroci rispettivamente di S. Benedetto e dell’Annunziata.
Era presente il Delegato Apostolico Mons. Ferdinando Scapitta e, mentre si cantava l’Ave Maris Stella per la benedizione delle corone, giunse il vescovo di Alatri mons. Gaetano Rodilossi. La coronazione ebbe luogo non solo «in mezzo ai musicali concerti, sparo dei mortari e suono di campane a cui facevan eco le altre chiese della città» ma, soprattutto «in mezzo ad un concorso straordinario».

In tale circostanza fu composto un sonetto, che ci piace riportare perché ci fa in qualche modo sentire le vibrazioni dei frusinati in quella circostanza:

Veduta del convento, la chiesa della Madonna della Neve - FrosinoneL’empio dov’è? quei che la mano audace
Spinse a rapir le gemme e la corona?
Lo sa Maria, che al perdonar sì prona
Prega per lui, sotire l’insulto e tace
Ma mentre in segno di pietà verace
Il tempio di sue glorie alto risuona
Ella amorosa più, sempre più buona
Volge il guardo ai devoti e se compiace.
Ed or che d’altre gemme e d’altro serto
Spicca più bella sull’altare augusto
Le preci accoglie e ne compensa il merto.
E par che dica: La tua Fè ravviva
O Frusinate Popolo vetusto
lo tuo scudo, e sostegno io son tua Diva.

D. Luigi Savi.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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