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TERRA CIOCIARA: STORIA - URBANISTICA - FOLKLORE - AMBIENTE


NEL SECOLO DELLO SCISMA D'OCCIDENTE

" ALCUNI FRUSINATI DI QUESTO PERIODO "

" DUE VITTIME FRUSINATI NELLA LOTTA ARAGONA - D'ANGIO' "

"ALCUNI FRUSINATI DI QUESTO PERIODO"

Dobbiamo ricordare, come abbiamo fatto per i secoli precedenti, alcuni frusinati dell’epoca.

Cona votiva Piazza Sant'Antonio - Frosinone1) Gori Franco. Questi fu capitano, ossia comandante militare a Maenza.
Abbiamo incontrato il suo nome due volte con questa qualifica. La prima volta nell’atto del 20 dicembre 1418 col quale «Berardo da Ceccano dona a Margherita de Cabannis metà di Giuliano di Roma con tutti i diritti e proventi». Egli vi prese parte in qualità di teste.

Una seconda volta l’abbiamo incontrato trentadue anni dopo negli atti del 4 e 12 settembre 1450. Egli ancora capitano di Maenza vi partecipava in qualità di teste. Da notare che l’atto del 1418 fu rogato nella stessa Maenza mentre questo secondo a Piperno.

2) Andrea di Nicola Cini. Era notaio imperiale e il notaio ed ufficiale della curia generale della provincia di Campagna e Marittima. In tale veste stilò ad Amara il 14 giugno 1419 l’atto con il quale «Giacobello da Ceccano... cede metà di Arnara con la rocca e fortezza ad Antonio Caetani di Filettino».

3) Quest’ultimo documento notarile ci induce a ricordare il nome di un altro fruisinate, Giacomo da Frosinone. Questi fece da teste al detto atto di cessione compiuto da Giacobello da Ceccano.

Cona votiva in Via G. Garibaldi - Frosinone4) Francesco di Angelo. Anche questi è notaio e in tale veste lo troviamo presente all’atto del 21 marzo 1424, con il quale il Commissario generale di Campagna esentò dal pagamento del focatico i Caetani di Filettino, e gli abitanti di Filettino, Vallepietra, Torre Caetani, Trevi, Pofi.

Giacché ci troviamo tra notai e testi, ricordiamo anche due ecclesiastici.

5) L’abate Angelo, della chiesa di S. Lucia di Frosinone. Questo nominativo lo evidenziamo soprattutto perché viene qualificato come abate di S. Lucia. Questa circostanza fa pensare ad una origine benedettina della chiesa. Essa infatti si trova sempre associata a quella di S. Benedetto di Frosinone.

Il suo nome con la suddetta qualifica si trova nell’atto del 1° luglio 1429 col quale «Giovanni Carapellis, rettore e tesoriere di Campagna conferma l’esenzione dalla tassa del focatico ai Caetani di Filettino e agli abitanti dei loro castelli». Egli vi fa da teste.

6) Arcipr. Giovanni Antonio. Questi fa da teste nell’atto dell’11 luglio 1448, col quale il procuratore di Onorato Caetani di Filettino prende possesso di una quarta parte del territorio di Amara. Quivi lo si dice «arciprete di Frosinone, abitante in Supino».

" DUE VITTIME FRUSINATI NELLA LOTTA ARAGONA - D'ANGIO' "

Durante il duello tra Alfonso V d’Aragona e i d’Angiò per il regno di Napoli due frusinati ebbero una disavventura. Essi sono Cola Giannitelli e Cola Sclavi.

Cona votiva in Piazza Garibaldi - FrosinoneE’ evidente che non possono essere i soli. Ma di loro abbiamo trovato quanto segue.
Alcuni individui di Castro dei Volsci istigarono «i nemici della Chiesa» ossia gli aragonesi perché fossero catturati.
Furono infatti presi e incarcerati. Ciò però era «contro la volontà di Sveva Colonna Caetani, contessa d’Albe» (l’Aquila) e cognata di Martino V.
Quindi furono presto scarcerati. Con atto legale del 17 settembre 1438, rogato a Ferentino, furono risarciti dai danni subiti.

In detta circostanza essi rilasciarono la dichiarazione «di essere stati indennizzati dai danni sofferti, con 25 ducati e con la restituzione di una cavalla».
Il risarcimento era stato assicurato e corrisposto da D. Domenico di Castro, cappellano della Contessa; i garanti furono il Maestro Andrea di Tuzio Mei da Frosinone e altri.

Da tenere presente che siamo sotto Eugenio IV nemico degli insaziabili Colonna. Da ciò l’atteggiamento riguardoso di Sveva per i frusinati che erano del «demanio speciale» della chiesa.

Padre Ignazio BARBAGALLO Agostiniano Scalzo

(FROSINONE - Lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni)
- "Editrice Frusinate 1975"

Per le citazioni storiche, la bibliografia ed altro, si rimanda ad una consultazione diretta dell'opera.

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