MINISTRANTE ALL'ALTARE DI DIO

Il Ministrante... ma per gli amici è il chierichetto!!!


"Lo Spirito Santo arricchisce la Chiesa dei suoi doni,
suscita in essa vocazioni e ministeri diversi".


I Ministranti sono i ragazzi e le ragazze che serveno all'altare durante le celebrazioni liturgiche.
Il ministrante da sempre viene chiamato "chierichetto", anche se il termine ministrante, che con il tempo ha sostituito quello di "chierichetto" poichè riesce a far capire meglio il suo significato. Esso, infatti, deriva dal latino "ministrans" colui che serve, secondo l'esempio di Gesù che invita tutti a fare la medesima cosa.

Il ministrante non si riduce soltanto al servizio all'altare, che presta con diligenza, generosità, impegno, precisione, puntualità ma è un giovane ragazzo che attraverso il Battesimo è diventato "amico di Gesù" che ci ha dimostrato che Dio è amore.

Il ministrante svolge un vero e propirio ministero liturgico, come i lettori, gli accoliti e i cantori. Ma il Ministrante ha un compito tutto speciale e originale perchè ciascuno nella Chiesa e nella vita è chiamato a qualcosa di bello: essere amico con Gesù nel servizio alla celebrazione della Messa.

San Tarcisio protettore dei ministranti

Tarcisio era un ragazzino che frequentava le Catacombe di San Callisto ed era molto fedele alla vita di quella giovane Chiesa.
Ricevette i Sacramenti, nonostante essi si amministrassero solo agli adulti.

San TarcisioNegli anni di Valeriano le persecuzioni erano veramente brutali ed era diventato assai arduo il compito dei Diaconi e degli Accoliti, che dovevano portare l'Eucaristia dalle Catacombe alle carceri e agli ammalati.
Erano tempi davvero duri e, un giorno, il sacerdote della Catacomba di Tarcisio, dopo aver preparato il Pane per la distribuzione all'esterno, si guardò attorno per cercare qualcuno che si incaricasse di tale gravoso compito.
Una voce echeggia nella Catacomba: "Padre, manda me". E' la voce di Tarcisio che si offre volontario.

Alla protesta del sacerdote, che lo riteneva troppo giovane, egli rispose: "Padre mio, la mia giovinezza sarà la miglior salvaguardia, non negarmi questo onore, ti prego!".

Dopo tutte le raccomandazioni, il dialogo con il sacerdose si concluse con queste parole: "Tarcisio, ricordati che un tesoro celeste è affidato alle tue cure. Evita le vie frequentate e non dimenticare che le cose sante non devono essere gettate ai cani né le gemme ai porci. Custodirai con fedeltà e sicurezza i Sacri Misteri?". La risposta di Tarcisio fu che preferiva morire piuttosto che cedere.

Tarcisio attraversò le vie della città, evitando sia i luoghi molto frequentati sia quelli troppo deserti. Aveva quasi raggiunto il carcere: c'era l'ultima piazza da attraversare, dove stavano giocando alcuni ragazz: "Ci manca uno per completare la squadra (per il gioco)", gridava il caporione, "come facciamo?". Chiamarono Tarcisio che rifiutò l'invito a giocare e, nonostante essi insistettero, egli stringeva le mani al petto e rifiutava ancora.
Ad un certo punto il caporione si accorge che egli incrociava le mani e gli chiese cosa custodiva dentro la veste.

Egli strinse ancor più le sue mani, mentre gli altri cercavano di strappargliele, poi giunse un signore anziano che capì che era un cristiano che portava i Santi Misteri. Appena si seppe questo iniziò il pestaggio: il sangue di Tarcisio cominciò a spandersi su quel luogo, mentre ormai i colpi e i calci non si contavano più.

Giunse allora un ufficiale pretoriano di nome Quadrato, segretamente cristiano, che intimò a quelle canaglie di andarsene. Appena la piazza fu libera, si chinò sul morente Tarcisio che gli disse: "Io sto morendo, Quadrato, ma il Corpo del Signore è salvo! Ti prego, portami dal sacerdote!". Giunto alla Catacomba, Tarcisio era già morto.

Le sue spoglie furono poste nelle stesse Catacombe di San Callisto, poi un'iscrizione ricorda il loro trasporto alla chiesa di San Silvestro in Campo, molto tempo dopo.
Nel XIX secolo il martire dell'Eucaristia fu scelto come patrono dei ministranti.

Il Coordinatore del Gruppo Chierichetti
è Rocco MANDARELLI

Al Gruppo dei Chierichetti si può:
- Imparare a conoscere Gesù
- Servire all'altare
- Fare nuove amicizie
- Divertirsi in compagnia

Ti aspettiamo ogni domenica mattina in chiesa per la messa, ed il sabato pomeriggio alle ore 16,00 nei locali della parrocchia - Comunica la tua adesione.


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