" /> Script per monitoraggio pagine menu sacerdoti

LA BIOGRAFIA DI PADRE LUIGI PINCELLI


"Trentennale della scomparsa di Padre Ignazio Barbagallo"
Ordine degli Agostiniani Scalzi
15 settembre 1982 – 15 settembre 2012


Padre Luigi PINGELLI
Il profilo biografico di Padre Ignazio BARBAGALLO

C’è un famoso detto latino per sottolineare l’importanza di una data “Dies albo signanda lapillo”.
Nel ripresentare la figura eminente di P. Ignazio Barbagallo il ricorso alla forza espressiva di tale aforisma si giustifica ampiamente per porre nella giusta luce il motivo di questa commemorazione nel trentennale della sua scomparsa. Anche se la suddetta citazione è di per sé riferita all’evento memorabile di una giornata, il concetto di straordinarietà legata a tale massima si può logicamente estendere a tutta la feconda esistenza di P. Ignazio

Si intende quindi sottolineare non tanto l’importanza di questa manifestazione, che è un semplice tributo di riconoscenza al nostro confratello, ma rimarcare la significativa e prolifica attività di P. Ignazio nei vari campi della spiritualità, della cultura, della formazione, della ricerca storica, dell’animazione vocazionale e missionaria. Egli, cultore della sana tradizione e attento interprete della svolta conciliare, ha tracciato un cammino sicuro per l’Ordine degli Agostiniani Scalzi nel delicato passaggio da una visione quasi cristallizzata a quella più dinamica e aperta a cogliere i segni dei tempi.

I suoi studi e la sua appassionata esegesi delle fonti della spiritualità agostiniana fondata sulla dottrina e sulla santità fiorita nell’Ordine, hanno permesso di focalizzare con luce più viva l’identità della Nostra Riforma.

Nell’abbozzare un quadro riassuntivo della vita, delle opere e delle varie attività che hanno contrassegnato in modo singolare il percorso terreno di P. Ignazio, per associazione d’idee mi viene in mente l’elogio che il Siracide rivolge all’uomo che si lascia guidare dalla Sapienza e l’asseconda nei suoi giorni: "Molti loderanno la sua intelligenza, egli non sarà dimenticato, non scomparirà il suo ricordo… La gente parlerà della sua sapienza e l’assemblea proclamerà le sue lodi. Finché vive, lascerà un nome più famoso di mille altri, quando muore, avrà già fatto abbastanza per sé." (Sir. 39, 9-11).

In questa commemorazione stiamo precisamente manifestando la nostra sincera riconoscenza a P. Ignazio per il ricco patrimonio sapienziale acquisito e trasmesso attraverso studi e ricerche. Ciò costituisce una preziosa risorsa per quanti coltivano l’ideale agostiniano e la passione per il sapere. Il suo insegnamento e il suo messaggio raggiungono tuttora un larga fascia di ammiratori sia per l’evidente traccia formativa lasciata nell’animo dei discepoli e di tanti confratelli, sia per i preziosi contenuti delle sue dotte e accurate pubblicazioni.

Per dar merito e giusta dimensione all’intensità e alla varietà degli interessi culturali di P. Ignazio mi piace sottolineare che molto ci rimane ancora da scoprire del suo lavoro infaticabile di studioso e ricercatore: alludo ai molteplici dattiloscritti e manoscritti lasciati dall’illustre confratello e conservati nell’archivio della nostra Curia generale. Siamo in attesa o meglio ci auguriamo che quanto prima venga esplorato l’abbondante materiale che certamente servirà a incrementare i notevoli contributi offerti da P. Ignazio nel settore della ricerca storica, dell’agiografia e della spiritualità con le opere già pubblicate.

P. Ignazio venne alla luce di questo mondo il 13 agosto 1914 a San Giovanni La Punta,in provincia di Catania. Trascorse serenamente la sua infanzia sotto la cura assidua e amorevole dei pii genitori in un ambiente familiare di robusta tradizione cristiana. Senza dubbio nel suo animo si radicarono presto i valori umani e religiosi, che più tardi lo portarono alla consapevolezza della vocazione alla vita consacrata.

Per P. Ignazio il focolare domestico fu la prima fucina intellettuale e morale a contatto con la fede semplice e l’integrità dei costumi profondamente radicate nel ceppo familiare: solo così si spiega come l’ammirevole venerazione per la mamma Lucia, per le zie e per lo zio Mons. Gioacchino Guglielmino costituisse la nota dominante nel dizionario dei suoi più cari ricordi. Segno evidente questo di una profonda traccia educativa destinata ad arricchire la singolare personalità di P. Ignazio.

Se vogliamo renderci conto della positiva impronta esercitata dal clima familiare nell’animo del nostro confratello non possiamo dimenticare alcune figure che si sono particolarmente distinte all’interno della suo ramo parentale: basta pensare al beato P. Gabriele Allegra, suo cugino, famoso biblista primo traduttore della Bibbia e fondatore dell’Istituto Biblico Francescano in Cina nonché del Centro Sociale in Singapore, come anche all’altro cugino Antonio Allegra, affermatosi nella carriera diplomatica, a Mons. Gioacchino Gugliemino, parroco per lunghi anni a S. Giovanni La Punta, e a tre suore dello stesso casato materno.

P. Ignazio fu battezzato nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista del suo paese natio il 30 agosto 1914 e cresimato nel Santuario della Madonna di Valverde il 15 giugno 1924. Fu ammesso al noviziato degli Agostiniani Scalzi il 24 novembre 1929 presso il Convento di S. Maria Nuova in S. Gregorio da Sassola (Roma). Qui emise la prima professione il 25 novembre 1930 e a Valverde quella perpetua il 15 agosto 1935.

Iniziò il corso degli studi della scuola media e del ginnasio superiore presso la Pia Società di S. Paolo in Roma proseguendoli successivamente nel nostro Convento di S. Maria Nuova. Compì gli studi di filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e quelli di teologia prima nel Convento di Gesù e Maria e poi a Catania, dove fu consacrato sacerdote il 21 febbraio 1937.

Fu di famiglia in vari conventi della Provincia Sicula: a Valverde per sei anni non consecutivi, a S. Maria dell’Itria nella città di Marsala dal 1948 al 1951, a S. Gregorio Papa in Palermo dal 1951 al 1958.

Ottenne la trasfiliazione dalla Provincia Sicula a quella Romana nel 1977, anche se per vari motivi già risiedeva in detta Provincia dal 1969.

Fu di famiglia in vari conventi di questa Provincia: a S. Maria Nuova, a Gesù e Maria in Roma e alla Madonna della Neve nella città di Frosinone.

Dovunque operò con generoso spirito di servizio per il bene dell’Ordine lasciando l’esempio di religioso amante del carisma e della spiritualità della propria famiglia religiosa, di sacerdote dedito all’apostolato e soprattutto alla predicazione della Parola di Dio, che seminava con fervore e competenza.

Ricoprì nell’Ordine vari uffici: Maestro degli Aspiranti a Valverde, Maestro dei Novizi a Marsala, Maestro dei Professi a S. Maria Nuova, a Valverde e a Gesù e Maria nel clima effervescente della primavera conciliare. Fu Priore del Convento di Marsala, di Palermo e di Valverde, Priore provinciale della Provincia Sicula, Definitore generale dell’Ordine, membro del Segretariato per gli Studi e la formazione e del Segretariato per la formazione e Spiritualità.

Questa breve carrellata sui dati biografici e responsabilità assunte nell’ambito della vita dell’Ordine costituisce un diorama chiaro ed eloquente della forte personalità e delle doti umane e intellettuali nonché della statura morale di P. Ignazio.

Evidentemente tale quadro si anima quando chi ha conosciuto ed apprezzato la figura autorevole e carismatica di questo carissimo confratello entra nelle pieghe della sua sapienza pedagogica, della sua forte spiritualità, della carica profondamente umana che caratterizzava il suo rapporto soprattutto con i giovani affidati alle sue cure per la formazione religiosa e sacerdotale.

Oltre alle doti eccezionali che si rivelavano attraverso uno spiccato acume intellettuale, la vasta cultura nelle scienze umanistiche, filosofiche e teologiche e una non comune capacità intuitiva nel saper leggere situazioni e stati d’animo, P. Ignazio sapeva trasfondere nell’animo dei suoi giovani e degli altri confratelli le sue profonde convinzioni maturate con lo studio e la ricerca interiore. Possiamo dire che queste erano le armi del suo cuore, dell’intelligenza e dello spirito che gli permettevano di conquistare con facilità coloro, che per vari motivi, avevano la fortuna di incontrarlo o di esserne interlocutori privilegiati.

Sapeva, in altre parole, destare le coscienze e rapirle ad altezze sconosciute contagiandole col suo entusiasmo e col suo amore non solo di uomo colto e saggio, ma di testimone convinto e coraggioso.

Il successo in campo formativo lo si deve alla sua discrezione condita di autorevolezza e di comprensione paterna, alla fiducia accordata ai giovani candidati alla vita consacrata, alla capacità intuitiva e di discernimento, alla fede genuina e operante che lo rendeva pronto al dialogo, al rispetto e alla pratica della condivisione spirituale nell’ossequio più fedele allo spirito agostiniano.

È questa la ricca eredità che P. Ignazio ha lasciato nell’ambito del suo apostolato e della sua missione all’interno della famiglia agostiniana e nei vari campi delle sue attività e della sue relazioni sociali.

In modo particolare rimane viva la sua memoria in coloro che furono suoi diretti discepoli negli anni di crescita e formazione a S. Maria Nuova (1942-1945) e a Gesù e Maria durante gli anni del Concilio (1962-1966).

Senza tema di smentite questi anni di formazione umana, intellettuale e religiosa si possono ritenere un tempo di grazia e di fecondi cenacoli che hanno ravvivato nell’Ordine l’identità agostiniana in genere e più specificamente della Riforma degli Agostiniani Scalzi.

Basta ricordare i frequenti incontri formativi e le attività culturali che hanno contrassegnato il paziente e generoso lavoro di P. Ignazio nella consapevolezza che elevando il livello culturale i religiosi avrebbero ottenuto notevoli progressi anche sul piano spirituale. Rimangono come monumenti di questa felice stagione due riviste scritte e ciclostilate dai giovani professi sotto il suo magistero: “Augustiniana Juventus” (1942-1945) a S. Maria Nuova e “Vinculum” a Gesù e Maria (1962-1966). Queste pubblicazioni realizzate per sua ispirazione e incoraggiamento hanno poi dato vita a un rinnovato interesse per lo studio e la conoscenza di Agostino e della tradizione spirituale dell’Ordine come anche al conseguente fiorire di ricerche, studi, convegni ed altre iniziative culturali e spirituali per diffondere la conoscenza del pensiero di Agostino e della nostra spiritualità. A lui si deve anche la trascrizione e pubblicazione dell’epistolario completo dei nostri missionari in Tonchino e Cina (sec.XVIII), che ha avuto larga eco e apprezzamento tra studiosi di missionologia.

Anche il risveglio dello spirito missionario che si è andato via via consolidando dopo il Concilio Vaticano secondo è da ascrivere a suo merito. Non possiamo dimenticare il monumento di spiritualità missionaria che ha lasciato all’Ordine con la pubblicazione del libro “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra – Lineamenti di spiritualità missionaria degli Agostiniani Scalzi” (1979).

La sua attività di scrittore ha prodotto una mole di pubblicazioni che vanno dal genere storico a quello ascetico, agiografico e spirituale.

Non è il caso di trattare diffusamente tale argomento poiché lo spazio concesso da questo dépliant commemorativo non ce lo consente. Tuttavia i meriti di P. Ignazio in qualità di scrittore è nota a un largo pubblico ed ha avuto vasta eco a suo tempo. Mi limito quindi all’elenco delle opere più note pubblicate dal nostro confratello:
La chiesa di Gesù e Maria in Roma (Roma 1967);
Il dono totale di sé: Suor Maria Teresa Spinelli, vita, opere e spiritualità (Frosinone 1976);
Frosinone, lineamenti storici dalle origini ai nostri giorni (Frosinone 1975);
Il Venerabile P. Giovanni Nicolucci, agostiniano scalzo (Genova 1975);
Cenni storici del Santuario Madonna della Neve (Frosinone 1975);
Un roveto ardente. Il Ven. P. Giovanni Nicolucci di S. Guglielmo, biografia e spiritualità (Frosinone 1976);
Beati i Poveri di spirito, Ven. Camilla Orsini Borghese, monaca turchina (Frosinone 1976);
L’Ordine della SS. Annunziata detto delle Celesti o Turchine (Frosinone 1976);
La Madonna di Guadalupe in Frosinone - chiesa di S. Agostino - (Frosinone 1976);
Togliti i calzari... Spiritualità degli Agostiniani Scalzi (Frosinone 1978);
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra... Spiritualità missionaria degli Agostiniani Scalzi (Frosinone 1979);
Chiesa di S. Nicola da Tolentino in Palermo, breve guida storico-artistica-religiosa (Palermo 1979);
Aefula: un’antica città scomparsa nel territorio di S. Gregorio da Sassola ( in Atti e Memorie, Società tiburtina 1981);
S. Gregorio da Sassola, lineamenti storici (Tivoli 1982).

Il vasto interesse culturale di P. Ignazio è certamente il quadro più eloquente del suo poliedrico ingegno e del suo largo orizzonte di ricerca: un uomo affascinato dai tesori della storia, dall’ampiezza insondabile della spiritualità e dall’esperienza beatificante della mistica.

Il messaggio sotteso a quanto abbiamo ricordato della sua personalità e della sua febbrile attività è un chiaro richiamo alla sorgente limpida di chi si sente erede della sapienza e della spiritualità del grande vescovo d’Ippona e si sforza di viverne gli ideali con la stessa passione e lo stesso amore.

P. Luigi Pingelli


INIZIO PAGINA